Ne
avevamo parlato poco tempo fa della necessità di aprire una
discussione sul diritto italiano relativamente alla cittadinanza.
Dopo quanti anni un immigrato ha diritto a diventare cittadino
italiano?
Il
neo Presidente del Consiglio Enrico Letta, nominando quale Ministro
all'integrazione Cècile Kyenge, ha in realtà già tracciato la
strada che questo governo intraprenderà nel settore
dell'immigrazione.
Cècile
Kyenge è
nata a Kambove in Congo 49 anni fa ed è un medico oculista. vive
a Castelfranco dell’Emilia, ed è da tempo impegnata in politica,
prima nei Ds, poi nel Partito
democratico.
Già
responsabile regionale per l’immigrazione nel
Pd, è consigliere provinciale a Modena, è stata eletta deputata lo
scorso febbraio, sola parlamentare di colore della diciassettesima
Legislatura alla Camera. Prima donna di origine africana a sedere in
Parlamento Kyenge è sposata e madre di due figlie, è laureata in
medicina e chirurgia, specializzata in oculistica. Nel 2004 è stata
eletta in una circoscrizione del comune di Modena per i Ds, prima di
divenire responsabile provinciale del Forum della Cooperazione
Internazionale ed immigrazione.
Nelle sue interviste
precedenti alla nomina il concetto chiave che esprime sulla
cittadinanza è chiaro: chi nasce in Italia è italiano.
Attualmente la
cittadinanza italiana si basa sul principio della discendenza per il
quale è italiano il figlio nato da padre italiano e/o da madre
italiana.
Ai cittadini stranieri,
tuttavia, la cittadinanza può essere concessa in caso di:
- Residenza in Italia (art. 9, legge 5 febbraio 1992, n. 91 e successive modifiche e integrazioni)
- Matrimonio con cittadino italiano (art. 5, legge 5 febbraio 1992, n. 91 e successive modifiche e integrazioni).
Giusto per far
comprendere la complessità normativa di una delle due accezioni,
queste sono le caratteristiche che permettono di richiedere la
cittadinanza per residenza:
- Allo straniero del quale il padre o la madre o uno degli ascendenti in linea retta di secondo grado sono stati cittadini per nascita o che è nato nel territorio della Repubblica e, in entrambi i casi, vi risiede legalmente da almeno tre anni
- Allo straniero maggiorenne adottato da cittadino italiano che risiede legalmente nel territorio italiano da almeno cinque anni successivamente all’adozione
- Allo straniero che ha prestato servizio, anche all’estero, per almeno cinque anni alle dipendenze dello Stato italiano
- Al cittadino di uno Stato U.E. se risiede legalmente da almeno quattro anni nel territorio italiano
- All’apolide e al rifugiato che risiede legalmente da almeno cinque anni nel territorio italiano combinato disposto
- Allo straniero che risiede legalmente da almeno 10 anni nel territorio italiano
La possibilità di
acquisire la cittadinanza per essere nati nel nostro suolo ci
equiparerebbe alla Francia ed agli Stati Uniti. Vediamo dunque come
si comportano alcuni dei paesi sottoposti ad una massiccia immigrazione:
Francia: se si nasce in
Francia, automaticamente si acquista il diritto di cittadinanza
Germania: tutti
coloro che nascono in Germania dopo il 1.1.2000, da genitori
stranieri,
ricevono
automaticamente la nazionalità tedesca se almeno uno dei
genitori:
- risiede regolarmente in Germania da otto anni e
- possiede un diritto di soggiorno (Aufenthaltsberechtigung) o, da almeno tre anni, un permesso di soggiorno illimitato (unbefristete Aufenthaltserlaubnis)
- risiede regolarmente in Germania da otto anni e
- possiede un diritto di soggiorno (Aufenthaltsberechtigung) o, da almeno tre anni, un permesso di soggiorno illimitato (unbefristete Aufenthaltserlaubnis)
USA:
come in Francia
Gran
Bretagna: valutazione
- espressa in punti - di determinati requisiti dell’aspirante
cittadino e rispecchia un criterio selettivo già operante per
ragioni economiche ai fini dell’ingresso dello straniero immigrato
nel Regno Unito; con tale sistema prende avvio un percorso che, come
delineato nei programmi di riforma, potrà concludersi con l’acquisto
della cittadinanza.
Olanda: risiedere
in Olanda legalmente e in modo continuato per almeno 5 anni.
Tuttavia, questo periodo può essere ridotto in alcuni casi. Questi
casi comprendono i coniugi di cittadini olandesi, persone nate in
Olanda, persone a cui è stato concesso asilo e alcune nazionalità
(es. Surinamese).
Inoltre, è importante
dimostrare la conoscenza della società, lingua e cultura olandesi
attraverso un test per l'Immigrazione e Cittadinanza.