martedì 2 ottobre 2012

Risorse, strategie e crescita del Terzo Settore




Pochi giorni fa (il 27 Settembre) su Avvenire (http://www.avvenire.it/Commenti/Pagine/La%20risorsa%20delleconomia%20sociale%20%20per%20una%20crescita%20dal%20basso.aspx?goback=%2Egde_3263202_member_170850154) è stato pubblicato questo interessante articolo sul Terzo Settore e sulle sue potenzialità.

Non voglio dilungarmi sull'esprimere idee che già in questo blog sono state ampiamente argomentate.
Mi piace comunque sottolineare che sono sempre più numerosi gli attestati di stima nei confronti dell'associazionismo e del Terzo Settore in particolare. Certo, sono attestati che avrei preferito leggere qualche anno fa, quando ancora il sistema Italia era in condizioni di pseudo-benessere.
E' vero: questo Settore è forse l'unico in questo momento storico a garantire assunzioni e posti di lavoro, dimostrando che, come già ripetuto sino alla noia in questo blog, il welfare è una occasione imperdibile di crescita economica.

C'è un ma. Abbiamo veramente idea di quale sia la retribuzione di un operatore sociale che opera a contatto con i nostri figli, con i nostri padri e con le nostre madri, in una condizione disperata di bisogno? Bisogna essere chiari: bassissimo. Non è così che si rende appetibile un lavoro.

E poi. Continuo a leggere di passaggio dal welfare state a welfare sussidiario, o a welfare inglese. Siamo sicuri di essere capaci a costruire un modello di assistenza realmente funzionante? Non è che forse gli operatori del settore verranno ancora di più strozzati da retribuzioni che a quel punto saranno in balia di ulteriori fattori di precarietà?

Da ultimo. Come si può intravedere una possibilità di crescita senza un forte intervento centrale a sostegno del sistema? Si può rafforzare il Terzo Settore diminuendo drasticamente (azzerando) i fondi a disposizione degli Enti locali per i servizi sociali ai cittadini.

Sono convinto che abbiamo milioni di proposte da avanzare per creare un welfare più moderno ed allo stesso tempo volano economico. Ma il quadro normativo deve essere chiaro. Ed anche le risorse. 

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