sabato 7 gennaio 2012

Un nuovo ISEE






Forse se ne sentiva il bisogno. Di certo, dal momento della sua introduzione l'istituto dell'ISEE (Indicatore della Situazione Economica Equivalente) è stato oggetto di critiche, mancate applicazioni e naturalmente proposte di revisione. 

L'ISEE è uno strumento che permette di misurare la condizione economica delle famiglie utilizzando parametri quali il reddito ed il patrimonio. Sino ad ora è stato prevalentemente adottato per l'accesso a servizi sociali, per lo più dei Comuni. L'esempio più diffuso è quello dei Nidi d'Infanzia, applicato da gran parte delle Amministrazioni. Il suo punto di forza è stata l'innovazione verso una risposta più equa per l'accesso ai servizi. Ad una determinata situazione economica del proprio nucleo familiare si fa corrispondere una certa tariffa, presumibilmente adeguata alla condizione della famiglia. 

Le applicazioni sono state fantasiose, a volte. In alcuni casi le tariffe previste sono state solo 4, riducendo pertanto il ruolo del calcolo ISEE. In altre, alcune amministrazioni si sono sbizzarrite moltiplicando fasce e tariffe (in alcuni casi superando le venti opzioni), creando ovviamente un caos di difficile comprensione. 

Nonostante questa claudicanza, è indubbio che l'ISEE sia un metodo importante per applicare quell'equità sociale di cui tanto si è parlato ed in questi giorni riempie le prime pagine della vita politica. 
Nel Maxi-emendamento alla manovra del Governo Monti si riscrivono le regole anche per il calcolo dell'ISEE, dando maggiore peso ai figli oltre il terzo e, soprattutto, prevedendo che grazie al calcolo ISEE si potrà accedere anche alle agevolazioni fiscali, aumentando di fatto il suo raggio di azione. 

 Il maxiemendamento prevede che si dovrà arrivare a una «definizione di reddito disponibile che includa la percezione di somme anche se esenti da imposizione fiscale e che tenga conto delle quote di patrimonio e di reddito dei diversi componenti della famiglia nonché dei pesi dei carichi familiari, in particolare dei figli successivi al secondo».

Ora si attende il decreto ad hoc, che dovrà obbligatoriamente arrivare entro il prossimo 31 Maggio. L'attesa è soprattutto per comprendere quali saranno nella pratica le nuove modalità di calcolo, ma soprattutto per capire se l'ISEE verrà reso obbligatorio per i servizi sociali per i quali già da tempo viene applicato.
In questo caso sarebbe un forte passo in avanti verso una stabilizzazione eterogenea nel nostro paese del servizio sociale a domanda individuale. 


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