domenica 3 aprile 2011

Alzheimer. Una crescita costante e preoccupante

I dati sono ormai implacabili. Nel mondo viene diagnosticato un nuovo caso di Alzheimer ogni 7 secondi. Ed il 60% delle persone affette da questa demenza abitano nei paesi industrializzati. Un dato che, nel 2014, si alzerà sino al 71%.
Nei paesi dove i dati vengono monitorati con maggiore attenzione, ad esempio gli Stati Uniti, si calcola che di coloro che in questo anno compiranno 65 anni, ben 8 su 10 saranno affetti da una demenza in età avanzata. Sono percentuali preoccupanti, per diverse motivazioni.
La prima. Non siamo attrezzati a gestire una emergenza così grande. In Italia manca un reale rafforzamento della rete di servizi domiciliari. Abbiamo molte strutture residenziali per anziani, le Residenze Sanitarie anche chiamate RSA, che però nel caso dell'Alzheimer non possono risolvere il problema, considerando soprattutto la crescita esponenziale di casi.

Secondo. Le famiglie non hanno la forza economica di fronteggiare un caso di demenza dentro le mura domestiche. Si calcola che un malato di Alzheimer abbia un costo annuo complessivo di circa € 60.000,00 che vanno suddivise tra costi che ricadono sulla famiglia, sui servizi sociali e sul servizio sanitario. A questo costo però va aggiunta la sofferenza del nucleo familiare, che non viene supportato dalla rete dei servizi.

Occorre dare priorità a questo problema, che non meno di 1 anno fa l'Alzheimer's Disease Internation ha definito "bomba ad orologeria" che esploderà nell'ambito sociale.
In questo contesto la soluzione sembrerebbe essere univoca, e trova l'accordo di gran parte degli esperti e degli istituti di ricerca. Destinare maggiori risorse ed attuare dei Piani nazionali di assistenza.

Per saperne di più: http://www.corriere.it/salute/11_aprile_03/alzheimer-generazione-emergenza-riccardo-renzi%20_e0342002-5c85-11e0-b06c-b43ad3228bba.shtml

http://www.nuovasocialita.org/alpioppo/archives/445

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