Terza puntata della nostra ricerca tra i programmi elettorali delle formazioni politiche che si presentano alle elezioni, per scoprire le proposte per il welfare nazionale.
SINISTRA ECOLOGIA E LIBERTA' (SEL)
La formazione di Vendola dedica alcune pagine del programma alle questioni legate allo stato sociale. Eccone un piccolo estratto:
Il lavoro precario determina, insieme alle strutturali carenze del
nostro sistema di welfare, forme di vera e propria precarietà
esistenziale che finisce per lasciare da sole le persone e addossare
alle donne l’intero peso dell’assenza di servizi sociali adeguati. Il
sistema di welfare italiano, in parte lavoristico (dove i diritti sono
riconosciuti in base al lavoro svolto e finanziati attraverso il
versamento di contributi da parte di lavoratori e di imprese) e in
parte universalistico (dove i diritti riguardanti la sanità, l’istruzione,
l’assistenza vengono finanziati dalla fiscalità generale) manifesta
una struttura ormai inadeguata nel rispondere alle nuove domande,
alle nuove e crescenti diseguaglianze e povertà, all’esclusione dei
giovani, all’invecchiamento delle persone. Noi proponiamo di
investire sullo stato sociale: esso prima di tutto non è un costo,
bensì una condizione essenziale allo sviluppo e alla coesione
sociale. Per consentire alle ragazze e ai ragazzi l’autonomia e la
libertà di sottrarsi al ricatto della precarietà proponiamo il reddito
minimo garantito di 600 euro.
Oltre al reddito minimo garantito, spicca la proposta di costruzione di nuovi Asili Nido che garantiscano una copertura di almeno il 30% della popolazione fino ai 3 anni di età.
Il programma integrale: programma SEL
FRATELLI D'ITALIA
La neonata formazione politica di Guido Crosetto, Ignazio La Russa e Giulia Meloni prevede, in sintesi, i seguenti punti relativamente al welfare italiano:
SINISTRA ECOLOGIA E LIBERTA' (SEL)
La formazione di Vendola dedica alcune pagine del programma alle questioni legate allo stato sociale. Eccone un piccolo estratto:
Il lavoro precario determina, insieme alle strutturali carenze del
nostro sistema di welfare, forme di vera e propria precarietà
esistenziale che finisce per lasciare da sole le persone e addossare
alle donne l’intero peso dell’assenza di servizi sociali adeguati. Il
sistema di welfare italiano, in parte lavoristico (dove i diritti sono
riconosciuti in base al lavoro svolto e finanziati attraverso il
versamento di contributi da parte di lavoratori e di imprese) e in
parte universalistico (dove i diritti riguardanti la sanità, l’istruzione,
l’assistenza vengono finanziati dalla fiscalità generale) manifesta
una struttura ormai inadeguata nel rispondere alle nuove domande,
alle nuove e crescenti diseguaglianze e povertà, all’esclusione dei
giovani, all’invecchiamento delle persone. Noi proponiamo di
investire sullo stato sociale: esso prima di tutto non è un costo,
bensì una condizione essenziale allo sviluppo e alla coesione
sociale. Per consentire alle ragazze e ai ragazzi l’autonomia e la
libertà di sottrarsi al ricatto della precarietà proponiamo il reddito
minimo garantito di 600 euro.
Oltre al reddito minimo garantito, spicca la proposta di costruzione di nuovi Asili Nido che garantiscano una copertura di almeno il 30% della popolazione fino ai 3 anni di età.
Il programma integrale: programma SEL
FRATELLI D'ITALIA
La neonata formazione politica di Guido Crosetto, Ignazio La Russa e Giulia Meloni prevede, in sintesi, i seguenti punti relativamente al welfare italiano:
- Istituzione dei voucher sociali per rendere libero il cittadino di scegliersi la struttura presso cui rivolgere le proprie richieste. Il voucher è un titolo d’acquisto corrispondente a un valore monetario che legittima l’ottenimento di beni o servizi in strutture accreditate. Il passaggio alla gestione dei servizi socio-sanitari con l’utilizzo dei voucher obbligherebbe i soggetti erogatori dei servizi a operare in un mercato concorrenziale, migliorandone la qualità; il beneficiario potrà quindi scegliere, in un libero mercato, l’ente dal quale farsi assistere. Lo strumento è efficace anche per contrastare gli abusi, come quello dei falsi invalidi.
- Programmazione sociale a medio-lungo termine capace di rispondere ai bisogni sociali presenti e anticipare quelli futuri. Ridursi a pensare nell’emergenza ha costruito il muro di gomma contro cui si stanno scontrando le odierne e principali questioni sociali: invecchiamento demografico, aumento flussi migratori, nuove povertà.
- Investimento sostanziale sul Terzo Settore in quanto parte sociale. Andare oltre le dichiarazioni d’intenti e coinvolgerlo nella definizione delle politiche sociali di cui è il soggetto attuatore, coinvolgendo quindi i portatori di bisogno
- Superamento della dicotomia (e talvolta del conflitto) tra pubblico e privato: incentivare le aziende che si impegnano nella ‘responsabilità sociale d’impresa’.
- Inserimento lavorativo delle categorie svantaggiate: il superamento dell’assistenzialismo passa attraverso un radicale cambio di prospettiva che vede le persone in difficoltà non solo “assistite”, ma parte attiva e risorsa socio-economica della comunità.
- Attuazione di politiche di sussidiarietà fiscale attraverso la stabilizzazione del 5x1000 in modo che non sia soltanto il pubblico a farsi carico dei servizi sociali, ma anche i contribuenti. Rendere più efficiente questo strumento fiscale che dà al non-profit la possibilità di garantire i servizi con l’aiuto dei contribuenti.
- Semplificazione, incentivazione e promozione delle agevolazioni fiscali per i privati cittadini e le aziende che donano risorse a enti non commerciali e non lucrativi.
Qui il programma completo: programma Fratelli d'Italia